AGOSTO

TUTTI IN VACANZA… TRANNE NOI!

Agosto è il mese normalmente dedicato alle vacanze, ma per noi apicoltori questo spesso non accade: siamo condizionati dalla vita dei nostri amati insetti e possiamo riposare solo quando anch’essi riposano. Certo qualche giorno di mare non ce lo possiamo negare e, comunque, è passato il periodo di maggior lavoro, adesso possiamo andare più piano, ma non è opportuno abbandonare tutto, questo è un periodo duro per le api (caldo intenso, assenza di raccolti, danni da varroa) e prima cerchiamo di porvi rimedio e meglio è. Degli alveari in buone condizioni è adesso la buona premessa per un soddisfacente raccolto l’anno prossimo.
I trattamenti contro la varroa dovrebbero essersi già terminati, in caso contrario, è opportuno non rimandare ulteriormente; il pestifero acaro sta danneggiando in maniera irreparabile le nostre api, e anche se abbiamo fatto tutto quello che era necessario adesso bisogna comunque risistemare le famiglie. A trattamenti ultimati è molto utile effettuare un test con lo zucchero a velo ad alcuni alveari a campione casuale, per capire se tutto è andato come dovuto ed il carico di varroa si è effettivamente ridotto. Infatti, non sempre le cose vanno come dovrebbero, e non è il caso di rendersene conto solo quando ormai è troppo tardi. Inoltre, approfittando del blocco di covata che abbiamo effettuato possiamo eliminare i favi più vecchi e rovinati, stringendo un po’ le famiglie, questo può sembrare di poca importanza ma invece togliendo i favi vecchi eliminiamo contemporaneamente anche un sacco di patogeni che si sono accumulati al loro interno; in fine, riducendo lo spazio a disposizione lo sviluppo della nuova covata sarà più compatto e sano.

MONITORAGGIO DELL’INFESTAZIONE DA VARROA CON LO ZUCCHERO A VELO

In questo periodo può rendersi necessario fornire della nutrizione, soprattutto se le famiglie hanno poche scorte, altrimenti non saranno in grado di allevare le api invernali; questo deve essere fatto prestando molta attenzione al rischio saccheggi. Possiamo fornire un favo di miele preso ad un’altra famiglia o meglio dare dello sciroppo con i vari metodi che conosciamo, tutte operazioni da fare preferibilmente la sera per evitare i saccheggi appunto.
Un’operazione che comunque porta dei vantaggi consiste in una grossolana livellatura delle famiglie, se alcune sono molto popolose, sicuramente non risentiranno se gli sottraiamo qualche favo con api e covata in favore di alveari deboli che altrimenti andrebbero incontro all’inverno con poche possibilità di superarlo, ovviamente per evitare che le api ritornino nell’alveare di partenza è necessario portare tutto in un’altra postazione ad almeno tre chilometri. Famiglie orfane o fucaiole si possono sistemare concedendo una nuova regina se sono ben popolate altrimenti possiamo tranquillamente smembrarle e riunirle ad altre; se le api sono davvero poche e non vogliamo perdere molto tempo, semplicemente scrolliamo i telai delle poche api che li presidiano davanti agli altri alveari e togliamo di mezzo sia i telai che l’arnia che li conteneva.
Arnie estate
Una cosa molto utile, e che per altro vale anche per gli altri mesi, è quella di occuparsi di assicurare, per quanto possibile, un comfort maggiore alle nostre api: se come sempre in questa stagione il caldo è torrido, portare gli alveari in postazioni ombreggiate oppure proteggere dal sole diretto con installazioni di reti ombreggianti, questo sicuramente porterà a dei benefici, anche se non quantificabili, soprattutto se si tratta di piccoli sciami che hanno difficoltà a controllare la temperatura all’interno delle arniette (portasciami); infatti, non è raro in questo periodo che famiglie troppo piccole posizionate in posti soleggiati abbandonino la loro dimora in blocco come se sciamassero. Va comunque ricordato che, al contrario, in inverno è opportuno che le arnie stiano al sole, altrimenti lo sviluppo tarderà, in pratica, non sarebbe male prendere in considerazione un nomadismo attuato ai fini di sfruttare le diverse caratteristiche di postazioni che spesso si trovano anche a poca distanza.
Sempre a disposizione per eventuali domande all’indirizzo francesco.pugliese@apicoltoripugliesi.it