ALVEARE DIDATTICO: UNA BELLA ESPERIENZA DI CONDIVISIONE

Si è svolta a Monopoli il 12 Marzo scorso la prima giornata dedicata alla didattica con le api e alla comunicazione del prodotto organizzata da ARAP. Una importante tappa nella crescita associativa attraverso la condivisione di esperienze e la circolazione di buone prassi non solo per valutare la possibilità di strutturare percorsi didattici per i più piccoli nelle proprie aziende, ma soprattutto per imparare a raccontare il mondo dell’apicoltura anche ai più grandi.

In questo senso è stato fondamentale il supporto dei relatori, tutti provenienti da fuori regione, ciascuno con le peculiarità della propria competenza e dei criteri di gestione aziendale. Giuseppe Morosin dell’Alveare del Grappa ha introdotto il corso con una interessante relazione sulla sua azienda apistica che da anni si concentra sulla didattica ed ha sviluppato percorsi avanzati di coinvolgimento “emotivo” dei più piccoli nella scoperta del mondo delle api. Inoltre Morosin ha illustrato gli esempi di crescita delle piccole aziende apistiche del Grappa, attraverso la costituzione di un marchio comune “miele del Grappa”, nonché l’esperienza positiva delle p.p.l. (piccole produzioni locali).

Claudio Porrini, entomologo dell’Università di Bologna ha invece concentrato l’attenzione sui rischi connessi alla perdita di biodiversità causata dall’azione antropica e all’importanza di comunicare la fondamentale azione degli impollinatori, illustrando anche le principali problematiche legate all’uso smodato di pesticidi e alla conseguente moria delle api.

E’ stata quindi la volta di Luca e Fabiana Finocchio della nota azienda apistica di Tornareccio. Nonostante si tratti di una azienda con più di 1000 alveari, l’Apicoltura Finocchio ha deciso di puntare da alcuni anni ormai sulla didattica. Utilizzando un modello didattico molto diverso da quello di Morosin, l’azienda riesce a coinvolgere circa 1500 bambini all’anno in percorsi didattici strutturati con grande professionalità e particolare cura nella valorizzazione del prodotto miele.

L’intervento di Alessandra Giovannini, esperta in analisi sensoriale del miele e membro di AMI si è concentrato sul prodotto, attraverso un mini corso di analisi sensoriale che ha potuto avvicinare i numerosi apicoltori a digiuno di analisi sensoriale, ad un nuovo approccio per valorizzare il prodotto, evidenziandone le caratteristiche organolettiche piuttosto che presunte proprietà salutistiche.

La giornata si è conclusa con l’entusiasmante e coinvolgente intervento di Stefania Pendezza che ha coinvolto i presenti in attività di animazione didattica più efficaci di qualsiasi tecnica teorica di sensibilizzazione dei più piccoli al mondo delle api.
In generale si è trattato di una esperienza positiva che ha lasciato in ciascuno di noi la prova tangibile che l’apicoltura ha bisogno di condivisione, comunicazione e convivialità per migliorare le capacità di ciascuno, grande o piccolo che sia, e offrire sempre nuovi spunti di sviluppo agli attori di questo settore.